Organizzare un viaggio, quando si hanno dei bambini, è sempre cosa complicata e piena di incognite. Se poi la meta che desideriamo visitare è un luogo più o meno estremo, per condizioni atmosferiche e caratteristiche ambientali, la cosa ci appare ancora più difficile. Ma non lasciamoci abbattere. Un viaggio in Islanda è un' esperienza indimenticabile e farlo insieme ai nostri bambini aggiungerà valore a questa indimenticabile esperienza. Reykjavík, come scopriranno subito i visitatori, è una città amica dei bambini e questo ne fa il luogo ideale per una vacanza in famiglia.
Poche capitali possono eguagliare l'ambiente sicuro di Reykjavik, dove il bambino ha la libertà e la tranquillità per andare e venire come desidera senza essere accompagnato dagli adulti. Non sorprende, data questa atmosfera amichevole, che l'industria del tempo libero provveda ad offrire un' ampia gamma di possibilità, dalle attività all'aria aperta, ai percorsi ricreativi e pedagogici descritti qui di seguito. Inoltre, i vivaci ed estroversi bambini islandesi, sapranno poi come accogliere i giovani visitatori nella loro città.
Il "Family Park" e lo Zoo degli animali domestici
E' un mini paradiso per i bambini e per gli adulti situato nel centro di Reykjavik, che offre un'ampia scelta di divertimenti, passatempi ed attività didattiche all'aria aperta. Lo zoo è la dimora degli animali domestici e degli animali selvatici islandesi, come le volpi artiche, i visoni, le renne, le foche ed i salmoni. Al "family park" il bambino può giocare con una vasta scelta di giocattoli e partecipare ad attività sportive gratuite come il mini-golf, o giocare con barche e automobiline comandate a distanza, mini- jeep, macchine elettriche, eccetera. Il parco è caratterizzato da una torre panoramica, da un'area con un recinto di sabbia e da un grande barbecue all'aria aperta, aperto a tutti. Tutto ciò lo rende il luogo ideale per le famiglie che desiderano organizzare un picnic e trascorrere la giornata all'aperto. Gare estive. L'ITR, il Comitato per lo Sport e la Ricreazione di Reykjavík , organizza ogni estate, per bambini dai sei ai dodici anni, una varietà di gare emozionanti. I bambini più piccoli, dai sei ai nove anni, sono invitati a prendere parte alle sessioni che prevedono attività all'aria aperta, così come gli sports e i giochi, ma anche piccole gite dentro la città. Le gare avanzate, per i bambini dai dieci ai dodici anni, sono caratterizzate da escursioni emozionanti, come facili escursioni a piedi in montagna, gare di caccia al tesoro, gite in bicicletta e in barca. Il bambino di undici anni e oltre ha anche l'alternativa di scegliere le gare di mountain-biking che rappresentano una grande opportunità per coloro i quali vogliono imparare di più sui viaggi in bicicletta, eseguire riparazioni, comprendere il codice della strada, eccetera. Per i bambini è l'ideale poter partecipare alle gare dell'ITR per un giorno o due mentre visitano l'Islanda. Sarà per loro un'esperienza educativa ed indimenticabile. The Reykjavík Children’s Culture Festival. Dalla Musica alla Danza, dal Teatro alla Fotografia, Cinema, Arti Circensi, Letteratura e Scienza, animano la città di Reykjavik con l’instancabile energia e il contagioso entusiasmo dei Bambini. The Reykjavík Children’s Culture Festival è un’evnto interamente dedicato ai più giovani. Ragazzi fino ai 16 anni si esibiranno in varie location della capitale Islandese, Teatri, Biblioteche, Musei, Cinema, Scuole ed Università, trasformando Reykjavik in un palcoscenico. thereykjavikchildrenfestival La celebrazione dell’Arte, creata da e per i più giovani, ha l’obbiettivo di stimolare e sviluppare lo scambio culturale tra le realtà della Capitale più a nord del Mondo e le scuole primarie. The Reykjavík Children’s Culture Festival si svolge ogni anno alla fine di Aprile e inizio Maggio. Info: The Reykjavik Children's Culture Festival
Abbiamo chiesto agli utenti di Islanda.it che lo hanno fatto di raccontarci questa loro esperienza, e di dare consigli e suggerimenti utili per chi vorrebbe fare questa straordinaria esperienza con i propri bambini. Per il loro viaggio di nozze, Sara, suo marito e la piccola Viola hanno scelto l' Islanda come meta. Ecco la loro esperienza ed i loro suggerimenti.
Il viaggio di Viola (3 anni)
" Solitamente organizziamo tutto da soli, ma in questo caso, viaggiando con Viola, non volevamo rischiare sorprese dell’ultimo minuto o lunghi pellegrinaggi in tarda sera per cercare un posto dove dormire. Così il viaggio è stato interamente organizzato molto in anticipo, anche per assicurarci una tariffa più economica dei voli ( da quest’anno anche Viola paga il biglietto ) e per avere la garanzia di trovare ancora posti dove dormire. Ci siamo affidati ad un’agenzia di viaggio, sia per il volo che per la prenotazione di tutti gli alberghi, per il noleggio dell’auto e per la scelta del giro da fare e dei luoghi da visitare. " Ovviamente, consigliamo noi di Islanda.it, rivolgersi a tour-operator ed agenzie di sicura affidabilità è imperativo, onde evitare spiacevoli sorprese, che con bambini al seguito potrebbero risultare davvero problematiche. Ricordiamoci, comunque, che l' Islanda è uno dei paesi sviluppati più civili al mondo e che sicuramente, anche nello sciagurato caso di operatori incoscenti e truffaldini, una soluzione la troviamo. " Posso dire a viaggio fatto, che non c’è stato nessun problema nel viaggiare con un bambino! L’Islanda è un paese a prova di bambino: non ci sono pericoli o rischi generali ( bisogna comunque sempre avere l’attenzione dei buoni genitori, soprattutto vicino a cascate o sentieri “ non protetti ” ) che possano far pensare di rinunciare a questo splendido viaggio! Partite sereni! - Partecipanti: io, mio marito e Viola, la nostra bimba di 3 anni - Periodo: dal 1 al 9 luglio 2014 - Temperatura media prevista: 11° con piogge frequenti. - Temperatura media trovata: 7° ( un giorno anche 3°! ) con pioggia e vento 8 giorni su 9, pioggia ogni tanto ghiacciata e vento forte che la spingeva orizzontalmente. Il sole lo abbiamo visto un giorno e mezzo .. No comment … - Giro in autonomia: ci hanno sconsigliato di fare un viaggio organizzato, in quanto la tabella di marcia spesso è serrata, e non c’è molto tempo per eventuali imprevisti legati ai bambini; inoltre si rischia sempre di trovare nel gruppo quello che è in vacanza per rilassarsi e si infastidisce se sente piangere un bambino. Da soli ci si gestisce con i propri ritmi e soprattutto con quelli del bambino. Il primo “ scoglio ” da superare è stato fare i bagagli. Volevamo partire “ abbastanza ” leggeri, ci sarebbe piaciuto con un’unica grande valigia e un trolley, ma l’impresa si è dimostrata subito impossibile: tra maglie e maglioni, abbigliamento ed accessori per la pioggia, cambi vari per Viola ( si sa, quando si viaggia con i bimbi si ha sempre paura di non aver preso abbastanza roba … ), giochi, libri e passatempi vari, siamo partiti con un valigione, due trolley, lo zainetto di Viola con i suoi giochi, uno zaino grande e lo zaino porta bimbi per le nostre escursioni. Il passeggino potete lasciarlo a casa, si rivelerebbe un impiccio più che un aiuto. In aereo l’accoglienza è ottima: forniscono la merenda, colori e disegni, nei video sugli schienali dei sedili c’è una bella scelta di cartoni! Il nostro giro prevedeva un cambio di albergo ogni sera, quindi posso consigliare di mettere in valigia un borsone morbido, dove caricare di volta in volta un po’ di abbigliamento per i giorni successivi, evitando così di dover portare avanti e indietro tutti i bagagli, lasciando in auto quelli che non servono. Per quanto riguarda l’abbigliamento, posso consigliare di vestirsi a cipolla, quindi dalla maglietta a maniche corte alla felpa in pile, e non dimenticare assolutamente: scarpe specifiche per le camminate o scarpe da ginnastica robuste (evitate scarpe tipo sneaker, sandali o ballerine [ visti anche quelli ]), k-way e / o giubbotto antivento, copri scarpe ( suggerisco il sito www.goldon.it dove vendono degli stivali pieghevoli, che per noi si sono rivelati utilissimi! ), berretti e guanti ( eh sì, sono serviti anche quelli! ). L’ombrello potete tranquillamente lasciarlo a casa. Per Viola abbiamo avuto ( ovviamente ) delle attenzioni in più: durante le escursioni abbiamo sempre preferito vestirla di più, piuttosto che di meno, quindi era come viaggiare con un barilotto imbottito; canottiera, maglia a maniche lunghe, felpa in pile, ( eventuale felpone peloso nelle giornate più fredde ), giubbotto antivento imbottito di pile, guantini, sciarpa, berretto, stivaletti da pioggia e sacco delle immondizie, come ulteriore riparlo per la pioggia. Lo so, non è proprio il massimo del baby-fashion, ma è stato molto funzionale! Tra l’altro durante le escursioni, è sempre stata nello zaino, quindi riparata dalla pioggia, anche grazie alla cappottina dello zaino. Siamo partiti da Keflavik, abbiamo percorso la pista interna F35 e abbiamo fatto tutta la costa orientale. Una media di 200 km al giorno, quindi parecchie ore in auto. Consiglio ( anche se a priori eravamo un po’ contrari ) di scaricare sul tablet o smartphone parecchi giochi o di dotarvi di lettori dvd con una bel po’ di cartoni, o altri passatempi interattivi per il bambino ( la buona riuscita della vacanza è stato anche grazie al fatto che Viola in auto non si è mai annoiata! ) Purtroppo come dicevo prima, siamo stati molto sfortunati con il tempo, quindi tutte le escursioni sono state fatte sotto la pioggia e col vento e Viola non ha potuto quasi mai scendere dallo zaino per correre. Questo purtroppo la portava ogni tanto a lamentarsi di voler tornare a casa ma abbiamo sempre cercato di “ sviarle ” l’attenzione, facendole vedere il paesaggio e qualsiasi cosa lì intorno che potesse distrarla! Una vacanza del genere, per un bambino così piccolo non è un gran divertimento. Non ci sono grosse attrattive che possano farlo divertire, ma si può comunque fare! Sta in questo caso soprattutto ai genitori coinvolgerlo nelle varie attività, e ricordatevi, una risata aiuta sempre! Per quanto riguarda l’accoglienza in alberghi e ristoranti, devo dire che siamo stati sempre positivamente colpiti! E’ sempre tutto a misura di bambino, negli alberghi / farmholidays in cui abbiamo dormito, ci hanno sempre dato il lettino per lei e in un albergo addirittura le hanno fatto trovare due peluches ( e quanto ha pianto quando le abbiamo detto che non poteva portarli via! ); nei ristoranti c’è sempre un seggiolone per loro e un menù dedicato e tutti sono sempre molto disponibili. Noi abbiamo avuto qualche problema col mangiare, nonostante i cibi fossero sempre “ occidentali ”, perché Viola è un po’ difficile, voleva mangiare pasta ma non abbiamo mai trovato un posto dove ce la facessero. Ad ogni modo, il pollo e le patatine fritte li abbiamo sempre trovati dappertutto! " Ringraziamo Sara, il marito e la piccola avventuriera Viola